U N I T I S I V I N C E
Una vecchia storia che mio nonno austriaco di Kirkenfeld (da lì la parte Von Wolgersfeld del mio cognome), mi raccontava sempre, elogiava l'unione come emblema della forza.
Rammento la storia con dolcezza, ma soprattutto fin da bambina ne ho assimilato profondamente il significato, che desidero condividere.
Tanto tempo fa viveva un re molto vecchio che sapeva che non gli sarebbe più rimasto molto tempo da vivere. Quindi pensò di prepararsi al momento del trapasso, cercando di dimostrando ai propri numerosi figli il modo migliore per affrontare la vita senza di lui.
Il re, infatti, aveva più di venti figli, che non andavano mai d'accordo su nulla, litigavano per ogni cosa, anche la più banale, costituendo un motivo di grande preoccupazione per l'anziano sovrano.
Così, un bel giorno, il vecchio re fece chiamare innanzi a sè tutti i figli e disse loro:
"Voglio che ognuno di voi mi dia una freccia della sua feretra".
Tutti i figli fecero ciò che il padre chiedeva loro. Il re, dopo aver raccolto da ognuno le frecce, una dopo l'altra la spezzò, senza fare alcuna fatica.
I figli guardavano il padre senza comprendere il significato della richiesta e del gesto, rimanendo ad osservare stupiti.
Quando ebbe finito di spezzare ad una ad una le loro frecce, il re rimase in silenzio ad osservare tutti i figli per un lunghissimo momento, nel cui spazio cominciarono ad agitarsi e, quindi, ad infastidirsi l'un l'altro.
Il padre li lasciò iniziare i litigi, finché, rivolgendosi a tutti loro, chiese:
"Ho forse fatto fatica a spezzare le vostre frecce?"
I figli, guardando il re, risposero negativamente.
Il re allora chiese che ognuno di loro gli consegnasse di nuovo una freccia per ognuno. Raccolse in un unico mazzo tutte le frecce, legò stretto stretto il mazzo, lo porse al più grande dei suoi figli e gli chiese di spezzarle.
Per quanto il ragazzo fosse forte, muscoloso, prestante, non riuscì a spezzare il mazzo di frecce.
I fratelli cominciarono nuovamente a litigare fra loro, dando dell'incapace al fratello maggiore.
Il padre chiese allora ai figli di provare laddove non era riuscito il fratello maggiore: uno dopo l'altro i figli provarono a spezzare il mazzo di frecce fra loro saldamente legate, ma nessuno riuscì nell'impresa, per quanta forza mettesse.
Alla fine il padre disse loro:
"Tutti avete visto che prese una alla volta le vostre frecce possono essere spezzate anche da un vecchio malato e debole come sono io. Quando però le frecce sono unite tutte insieme, allora è quasi impossibile spezzarle. Anche gli uomini sono così. Perciò se andrete sempre d'accordo, se sarete uniti saldamente fra voi, nessuno potrà sconfiggervi".
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