lunedì 17 dicembre 2012

Rifroma forense: ci sono solo due cose di cui ti devi preoccupare...

Ci sono solo due cose di cui ti devi preoccupare:
o stai bene o stai male.
Se stai bene non ti devi preoccupare.
Ma se stai male,
ci sono solo due cose di cui ti devi preoccupare:
o guarisci o muori.
Se guarisci non ti devi preoccupare.
Ma se muori,
ci sono solo due cose di cui ti devi preoccupare:
o vai in paradiso o vai all'inferno.
Se vai in paradiso non ti devi preoccupare.
Ma se vai all'inferno,
ti ritrovi tanto preso a salutare gli amici
che non hai neanche il tempo di preoccuparti.
Non ti preoccupare.
(Anonimo)
E' sorprendente leggere sui quotidiani quanti sono "preoccupati" per l'imminente (sembra) varo del riordino dell'Avvocatura.

E' sorprendente soprattutto vedere che i più "preoccupati" sono ... i giornalisti che scrivono, i quali, come i bambini, fanno "ohhhh", che scandalo...
Che scandalo che insieme alla legge di stabilità il Senato si preoccupi solo di licenziare la riforma forense ..con tutto ciò che c'è da fare!!!!
E allora, perchè molte riforme "non volute" (soppressione province docet..) moriranno con la legislatura, che facciamo? non approviamo neppure quella, muoia la riforma-Sansone con tutti gli altri disegni-Filistei!
Dico io..che cose!
Con tutto ciò che c'è da fare e che salterà a causa della "crisi" di governo ...annunciata, perchè buttare a mare anche la riforma forense, alla quale manca solo il voto finale dell'Aula del Senato?
Eppure, tra spread, Monti sì, Monti no, Bersani vince, Berlusconi torna, il centro va a sinistra, oppure si ferma a Eboli....ciò che tiene banco da giorni è il "serissimo problema" della riforma forense che verrà approvata ("Avvocati riforma più vicina"; "Una riforma gattopardesca""..Così cambia l'avvocatura", ecc.).

Il pezzo più pregiato, però, è quello di Gianantonio Stella.
Egli, definendo i praticanti "ragazzi-spazzola", ne ha fatto un pezzo pieno di inesattezze condite con un filo di livore ed una spruzzatina di veleno.
Su questo pezzo il presidente del CNF, Alpa, ha reagito duro e, il sen. Ichino -vittima di bocciatura di emendamenti- ha replicato schiumante, additando come ...."avvocati" il Presidente del Senato Schifani e il Presidente della Commissione Giustizia Berselli. Che grave insulto...avvocati!
Scusi, Ichino, ma lei non è avvocato? Ca va sans dire...

Questa la tesi di Stella (riduco all'osso): poiché in parlamento ci sono un alto numero di avvocati, la riforma forense è l'unica fra i tanti disegni di legge che vedrà la luce.., non importa se i praticanti dovranno lavorare gratis per legge (sostiene Stella), o per sostenere l'esame di abilitazione non potranno più usare codici commentati, l'imperativo è approvare la legge.

Al riguardo vorrei compiere alcune riflessioni.

La prima.
Non è vero che i praticanti dovranno lavorare "gratis per legge".
E' vero il contrario. Se per legge fosse stato stabilito l'obbligo del compenso, nessun avvocato -eccetto qualche grosso studio, come quello di Ichino, probabilmente- prenderebbe più praticanti, con buona pace per la preparazione tecnica dei nostri giovani.
Invece, stabilendo che «decorso il primo semestre, possono essere riconosciuti con apposito contratto al praticante avvocato un’indennità o un compenso per l’attività svolta per conto dello studio, commisurati all’effettivo apporto professionale dato nell’esercizio delle prestazioni e tenuto altresì conto dell’utilizzo dei servizi e delle strutture dello studio da parte del praticante avvocato» (comma 11 dell’articolo 41), si dà la possibilità ai giovani di trovare spazio all'interno degli studi professionali per svolgere la loro prescritta pratica e di essere compensati per l'attività svolta.
Anche il "decorso il primo semestre" ha una sua logica: nessuno vieta di retribuire un giovane dal primo giorno in cui mette piede nello studio, ma si converrà che all'inizio deve apprendere ogni cosa e non apporta utilità immediata allo studio, utilità che, se ben seguito dall'avvocato cui fa riferimento, aumenta via via nel tempo, al fine di preparare il giovane praticante a diventare un giovane collega.
Siamo passati tutti attraverso la pratica e, a mia memoria, i praticanti pagati erano mosche bianche quando il lavoro era tanto e la gente pagava...

La seconda.
E' inutile far tanto strepito sull'eliminazione dei codici commentati. Vorrei rammentare che chi ha fatto l'esame negli anni in cui lo feci io (1988/1989) e da lì a ritroso, poteva utilizzare solo testi NON commentati. Eppure siamo qui. Siamo diventati avvocati, superando l'esame così come, chi studia ed ha svolto una proficua pratica, supererà!
Vero è che nella mia sessione di esami, al nord, la percentuale degli ammessi all'orale fu del 7%.
Oggi la percentuale è del 70%..
Mi sono persa qualcosa? All'inizio degli anni '90 eravamo tutti imbecilli ed oggi tutti intelligentissimi?
O le commissioni d'esame, anche se sorteggiate, estratte, vinte..., hanno maglie più larghe?

E' necessario ricordare che gli avvocati in Italia sono 247.000, i cassazionisti sono un numero esageratissimo (mi pare circa 90.000, ma non vorrei sbagliare e certamente per difetto), ed ogni anno vengono immessi 30.000 nuovi avvocati.
Che vogliamo fare?

La terza.
Nessuno ne parla mai, ma è la prima volta che vengono normati gli "avvocati degli enti pubblici".
Anche qui: vogliamo prendere atto di questa realtà o vogliamo fare finta di nulla?
Vogliamo riconoscere che questi colleghi, gli avvocati pubblici, sono l'essenza della specializzazione?
Vogliamo capire che tutti i rapporti stilati da fior fiore di Commissioni parlamentari hanno detto a chiare lettere che l'esistenza dei professionisti legali all'interno della Pubblica amministrazione  rende più impermeabile la P.A. stessa al malaffare ed alla corruzione? Che la Corte dei Conti ha sancito che le pubbliche avvocature costituiscono risparmi di spesa notevoli nei bilanci delle P.A. che concorrono a formare il bilancio dello Stato?

Ohhhhhh! Ma vi fa schifo tutto cio?

Pietro Ichino, rispondi!
Gian Antonio Stella, rispondi!

Intanto la realtà è questa, "non preoccupatevi":
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SENATO: Calendario dei lavori dell'Assemblea

Lunedì 17 dicembre (11.30) - Martedì 18 dicembre (9.30-14) - (16-21) - Mercoledì 19 dicembre (9.30)

  • Ddl nn. 3584 e 3585 - Legge di stabilità e Legge di bilancio (Approvati dalla Camera dei deputati) (Votazioni finali con la presenza del numero legale)
  • Ddl nn. 601-711-1171-1198-B - Riforma forense (Approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati)
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......e speriamo che Babbo Natale abbia ritrovato dopo 79 anni la riforma in qualche suo cassetto e ce la porti sotto l'albero!

...Ci sono solo due cose di cui preoccuparsi. Una di queste NON è che la riforma passi...

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