Alla faccia di chi ritiene l'avvocatura una professione "antiquata", persa fra codici polverosi e arringhe ampollose!
Secondo un modello organizzativo già collaudato a Milano Marittima,
FLEPAR INAIL (Associazione di Avvocati e Professionisti Tecnici e Sanitari) e
UNAEP (Associazione di Avvocati pubblici),
hanno replicato l'esperienza e, con l'aiuto sostanziale dell'on. Anna Rossomando - Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati, che ha presieduto e concluso i lavori - e del suo Staff (primo fra tutti Matteo Di Pietro, poi Roberta, Paolo, ecc.), l'hanno affinata:
il Convegno ha raccolto, di fronte ad una platea di addetti ai lavori, nomi come Andrea Orlando, Ministro della Giustizia, l’on. Gianpiero D’Alia Presidente della bicamerale Affari Regionali, l’on. Donatella Ferranti, Presidente commissione Giustizia Camera deputati, l’on. Prof. Andrea Giorgis, della commissione Affari Costituzionali Camera deputati, il Cons. Avv. Nino Lo Presti, del Consiglio Giustizia Amministrativa Regione Siciliana, il Prof. Luciano Hinna Ordinario di Economia delle Aziende Pubbliche e non profit - Università Tor Vergata Roma,il Cons. Carlo Polidori, Consigliere TAR Lazio, il Pres. Cons. Claudio Zucchelli, Presidente Sezione Consultiva CGARS, la Prof.ssa Ida Angela Nicotra, Consigliera dell’ ANAC, l’avv. Roberto De Martino, Avvocatura INAIL e l’avv. Andrea Magnanelli, Avvocatura Capitolina.
Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha colto questa occasione per fare il punto sullo stato delle riforme e delle azioni avviate dal Governo in materia di anticorruzione, non mancando di tracciare il quadro degli interventi operativi e di sistema per orientare seri percorsi di prevenzione.
“L'Avvocatura pubblica può avere un ruolo fondamentale nel condurre e realizzare questa battaglia”, ha concluso Orlando.
In questa occasione, più che mai, FLEPAR INAIL e UNAEP hanno verificato l'importanza strategica della comunicazione, anche e proprio con riguardo alle iniziative promosse, sicché, riprendendo il format ideato e adottato dalle Associazioni insieme a Gabriele Carboni e David Rimini agli Stati Generali dell’Avvocatura Pubblica Milano Marittima del 7/8 novembre 2014, hanno affinato le novità e la modernità nel Convegno, che grazie a ciò è stato mai scontato, mai noioso, nonostante le 4 ore e mezza serrate di dibattito!!
E' emersa una "versione 3.0" della Pubblica Avvocatura (e quindi di una parte di P.A.) che ha parlato alla platea dei presenti ma, soprattutto, ha voluto coinvolgere il pubblico “social” e tutti quanti erano interessati all’argomento in una veste innovativa e rivoluzionaria di fare formazione, di fare aggregazione, di fare promozione di sé.
Vero è che l'avvocatura in genere non incentiva più di tanto a diventare social users (l'orientamento consolidato del C.N.F. recita: “Il ripudio di mezzi pubblicitari di ogni genere costituisce tradizione e vanto dell'avvocatura italiana che nel corso dei decenni ha sempre confermato il rifiuto di emulazione diverse da una dignitosa gara di meriti dimostrati attraverso le opere e lo studio”), ma proprio per questo, per noi, avvocati dipendenti per lo più misconosciuti dal C.N.F. sino ad oggi (osteggiati addirittura ieri), dimostrare il nostro merito, le nostre opere e il nostro studio attraverso i social costituisce un vanto ed una nuova tradizione!
La P.A., di cui facciamo parte, potrà vantarsi con orgoglio di possedere una propria avvocatura più all'avanguardia che mai: l'Avvocatura 3.0 (ancora per poco... UNAEP e FLEPAR INAIL sono già passate a "domani"!)
Nello svolgimento dei lavori, l’Avvocatura pubblica ha parlato di temi importanti e delicati come: prevenzione della corruzione, legalità rinforzata e buone prassi, e lo ha fatto non solo discutendo, ma anche attraverso i cinguettii live di Twitter, attraverso la ripresa live in WebStreamingTV, mostrando a tutti chiarezza e trasparenza a partire dalla comunicazione, padroneggiandone i sistemi.
Insomma, l'Avvocatura pubblica si mostra al passo con i tempi e, forse per la prima volta, si mostra quale forza trainante di quella parte di P.A. che vuole a sua volta vincere la sfida della modernizzazione;
una pubblica avvocatura che corre anziché frenare ... insomma, quella parte di P.A. di "sana e robusta costituzione", che ai tacchi a spillo da "casta", preferisce le scarpe da ginnastica per correre "al passo dei tempi"!
Logisticamente, a seguito di un sopralluogo meticoloso, nella Sala Regina erano stati installati due grandi monitor per trasmettere in diretta i tweet sui temi/messaggi del Convegno, ed anche il pensiero di chi - presente o non presente - ha voluto dire la sua e guadagnarsi il suo piccolo spazio nella discussione;
i monitor erano posizionati ai lati di un insolito “tavolo” dei lavori, “tavolo” volutamente ridotto a sedie disposte a semicerchio e qualche piccolo tavolino così da permettere ai relatori di confrontarsi fra di loro e con il pubblico:
immagine, questa, quanto mai innovativa per una classe dirigente che cerca con forza di veicolare un brand moderno, partecipato e, soprattutto, social.
La partecipazione è stata enorme: dal Piemonte alla Sicilia, passando per la Sardegna, i Colleghi non hanno voluto far mancare il loro appoggio, per dimostrare quanto "viva", "vivace", propositiva, moderna eppur professionale, sia questa importante porzione della P.A.
Questi siamo!
E non il singolo caso di "avvocato pensionato d'oro" (a causa di una serie irripetibile di circostanze), che la "disinformazione" vuole accreditare.
Siamo professionisti affezionati al loro cliente, il quale per nostro tramite "risparmia" decine, decine di milioni di euro, che poi, alla fine, sono i cittadini che risparmiano!!
Questo l'informazione dovrebbe veicolare.
Non lo fa?
Pazienza, come dice il Presidente del Consiglio Renzi "Ce ne faremo una ragione", e ci pensiamo noi a veicolare.
Con i fatti, non parole..ma tweet!
GRAZIE A TUTTI.
E' UN ONORE RAPPRESENTARVI