PERCHE' "Non solo diritto. Biancaneve, la forza di carattere e la teoria del giunco"?
... Spesso sento dire: "Tu sì che hai carattere"...
Di solito, come avviene per gli "intercalare", si archivia l'affermazione fra le tante cose che si sentono e che si dicono.
Poi, però, quando in una sola circostanza ti senti rivolgere la stessa cosa da più parti e un numero elevato di volte, capita (almeno a me) di riflettere: "...io sì che ho carattere".. Ma...ho carattere?
Quando ho avuto modo di leggere questo aforisma del prof. Graf, ho immediatamente pensato: "Probabilmente sì"
Eppure a volte capita di scoraggiarsi, di sentirsi fragili.. Cosa vuol dire, allora, avere un "carattere forte"?
Chi ha carattere forte non avverte mai queste sensazioni?
"Probabilmente sì", chi ha un carattere forte le avverte, ma "probabilmente" è "attrezzato" meglio per far fronte ad evenienze di diverso tipo: le vittorie così come le sconfitte, le cose belle e quelle brutte... Anzi, che sia per questo che chi ha "forza di carattere" viene vissuto come punto di riferimento?
Senza tale forza, credo che nessuna capacità potrebbe condurre agli obiettivi che ci si propone malgrado sconfitte, delusioni o altri accidenti, né la sola intelligenza, né il solo metodo, né la sola forza fisica...
Quando poi la forza di carattere si incontra con la caparbietà e la perseveranza, allora si è dei veri e propri .....testoni!! E io lo nacqui!
Testona, caparbia, sensibile, fragile.... Oddio, ho l'ossimorosi... Malattia grave... da accettare..
L'accettazione, ecco.. IL CARATTERE è anche il veicolo per l' "accettazione".
Bello o brutto, purché FORTE. E più è forte, più sei in grado di "accettare" ciò che accade intorno (da non confondere con la rassegnazione...).
Più rifletto sulla "forza di carattere" e su cosa possa essere, più mi vengono idee su cosa possa essere, e comprendo perché chi ha una forte personalità riesce ad essere sicuro e a collocare al giusto livello ogni cosa:
.... non si sente il bisogno di chiedere cosa fare ad altri, si riflette e si fa, perchè si è sicuri;
... e se si è sicuri,non si ha paura...comunque vada;
... eppoi non si sente il bisogno di avere adulatori intorno, anzi... si riesce anticipatamente a distinguere le false opinioni da quelle vere;
ma soprattutto
... si ha la "forza" di attendere (che, a mio modo di vedere, è la dote principale..).
L'attesa, ci penso solo ora, è una delle più grandi prove di resistenza: il trascorrere del tempo, l'immobilità - mentre crea negli insicuri una profonda agitazione, che spesso li porta a distruggersi da sé - ritempra i "forti", che proprio perchè sicuri, si prendono una pausa, si "chiudono in un otre per bere se stessi", e solo dopo attente riflessioni, scelgono il momento giusto per "sorridere", resistendo alle furie che li assalgono con una dolce flessione, come un giunco, esile eppur robustissimo.
Questa è la grande forza di chi ha carattere!
E queste sono le mie riflessioni... MICA DI SOLO DIRITTO SI CIBA L'UOMO... E NEPPURE LA DONNA!
"Grimilde e Biancaneve. La fiaba di Biancaneve mostra i veri obiettivi della debolezza, dell'assenza di carattere. La regina cattiva si rivolge allo specchio, uscendone sempre più frustrata e incattivita, perché divorata dalla competizione estetica con una ragazza più giovane e bella, più dotata di lei" (M. Panarari, La Stampa)
Beh... la favola di Biancaneve è l'emblema di ciò che ho detto...
Forse un carattere forte dimostra anche una dose di incoscienza, di fanciullezza... E allora sì, ho il carattere forte, visto che ancora oggi amo le favole perchè hanno una "morale".
Quella morale che, purtroppo, sempre più persone non hanno. Ma non è colpa loro... evidentemente nessuno gliele ha raccontate e, soprattutto, spiegate!
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