venerdì 15 marzo 2013

UNAEP all'inaugurazione dell'anno giudiziario TAR 2013


-Unione Nazionale Avvocati Enti Pubblici-
Atto costitutivo per notaio Dobici Bertone del 6.10.71 rep. 718018.Cod.fisc.96111300586
Organismo sindacale rappresentativo di categoria. Riconoscimento del Min. Lavoro n.14399/88

Inaugurazione anno giudiziario 2013
TAR per l’Emilia-Romagna
Signor Presidente
Autorità
Colleghe e Colleghi

L’Avvocatura Pubblica considera un onore quello di poter prendere la parola anche quest’anno in questa solenne Cerimonia di “doppia” Inaugurazione.
Siamo oramai presenti alle aperture degli anni giudiziari in numerosi TAR italiani. Questo ci fa sentire parti integranti delle istituzioni del pianeta “amministrazione pubblica”, di cui pure i giudici amministrativi e l’Avvocatura dello Stato fanno parte. Al riguardo rammentiamo che l'appellativo "pubblica" accanto al termine "avvocatura", non é un copyright esclusivo, ma qualifica una funzione: l’interesse pubblico prima di tutto, che altro non è poi che l’interesse del cittadino.
Sarò brevissima. Evidenzio in ordine sparso alcuni punti di sostanza.
1° – Dal 2 febbraio è vigente lo Statuto dell’Avvocatura, al cui art. 23 si trova per la prima volta disciplinata l’Avvocatura degli enti pubblici. A questo importante traguardo l’Associazione - che oggi, qui, ho il privilegio di rappresentare - ha posto la massima attenzione, lavorando ad esso per l’intera passata legislatura, sia in fase propositiva, che emendativa e consultiva nelle sedi Parlamentari. Tale disposizione rende più evidente l’intreccio fra funzione della pubblica Avvocatura e funzione primaria della giustizia - ovvero la tutela dei diritti e interessi dei cittadini quale fine istituzionale della P.A.- marcando con maggior vigore la collaborazione con la Magistratura, con la quale siamo onorati di lavorare in piena armonia.

2° – Lo spettro delle materie che trattiamo, come ricordato dal Presidente, è amplissimo; ma vorrei rilevare che il contenzioso che emerge e qui giunge, è solo la punta di un iceberg, perché ciò che riesce ad essere composto mediante consulenza all’interno delle nostre Amministrazioni, grazie alla responsabilità, professionalità ed indipendenza degli avvocati pubblici, è quanto di più vasto e variegato si possa immaginare.
E ciò, crediamo, merita di essere sottolineato proprio in questa Sede, innanzi ai Magistrati a cui ci accomunano valori fondanti, quali la legalità, la buona amministrazione, la qualità e l’efficienza dell’azione amministrativa, profondamente radicati nelle donne ed uomini delle istituzioni di cui insieme facciamo parte, ciascuno con il proprio ruolo.

3° - L’aumento abnorme dei costi per l’accesso alla giustizia. E’ un problema grande che riporta alla mente come già nel 1954 Calamandrei ebbe a dire “La legge è uguale per tutti è una bella frase che, scritta sulla testa dei giudici, rincuora il povero; ma quando egli si accorge che per invocarla occorre quella ricchezza che non ha, allora la frase sembra una beffa alla sua miseria” . Riteniamo sia un dato da segnalare, perchè colpisce tutti. Anche la P.A., che alla fine siamo tutti noi. Al riguardo stiamo lavorando alla proposta da fare al nuovo Parlamento di “prenotazione a debito” del C.U. (come l’Avvocatura di Stato), da compensare con una corrispondente riduzione dei trasferimenti erariali. Vantaggi: enormi, poiché il tributo va corrisposto subito, mentre il trasferimento di norma tarda sempre.

Concludo: il difficilissimo momento che stiamo attraversando richiede a tutte le nostre Istituzioni ed a noi tutti, il massimo impegno nell’esercizio delle funzioni e la massima disciplina nell’accettazione dei necessari sacrifici. E visto che il segreto della giustizia sta in una sempre maggior umanità e in una sempre maggiore vicinanza umana tra avvocati e giudici, s

iamo certi, Presidente, di poterle assicurare che l’Avvocatura pubblica ed i suoi componenti, nel calcare quotidianamente da tutta la Regione queste Aule, faranno ogni possibile sforzo per essere all’altezza dei compiti loro affidati e delle funzioni costituzionali rivestite, nella convinzione che solo l’impegno sinergico di giudici, avvocati pubblici e libero foro, in momenti di così grave crisi economica, costituisca l’occasione per rimettere in gioco la propria passione per l’approfondimento e la voglia di costruire ed impegnarsi per il bene comune.

Sempre Calamandrei diceva: “la toga, uguale per tutti, riduce chi la indossa a fedele difensore del diritto”.

Voi la indossate, noi la indossiamo.

E’ con questi propositi e con spirito di servizio, che la pubblica avvocatura si accinge, signor Presidente, Magistrati, Autorità, Colleghi e presenti tutti, ad affrontare il nuovo anno giudiziario, augurando Buon Lavoro.

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