Anche quest'anno, l'Unione Nazionale Avvocati Enti Pubblici - U.N.A.E.P. si riunisce ad Ascoli Piceno, ove inaugura la stagione dedicata alla "formazione continua", divenuta obbligo di legge in conseguenza dell'art. 11, L. 31 dicembre 2012, n. 247, meglio nota come "riforma forense". www.unaep.com
Nella cornice di Ascoli Piceno U.N.A.E.P. ha fissato uno dei propri tradizionali momenti d'incontro.
Nel suo centro storico, costruito quasi interamente in travertino, fra la ricchezza artistica e architettonica che lo contraddistingue, da anni organizziamo riuscitissimi Convegni, densi di soddisfazioni.
In questa bella città, oltre la "cultura forense", ci piace coniugare "cultura storica" e "tradizione", che ad Ascoli sono fortemente presenti, anche visivamente: basta pensare alle diverse torri gentilizie e campanarie presenti, tanto da essere indicata come la Città delle cento torri.
Nel centro storico si trova la rinascimentale Piazza del Popolo, davvero una tra le più belle piazze d'Italia.
La città è inoltre intrisa delle vicende storiche della famiglia Guiderocchi, della quale è conservato lo splendido palazzo, ora adibito ad hotel.
Alla fine del Quattrocento, infatti Ascoli subisce la tirannia di Astolfo Guiderocchi, da cui viene liberata nel 1506, da Giulio II. I Guiderocchi furono in sostanza dei tiranni, e pur tuttavia, la storia di questa famiglia è fusa con quella della città, che li ha visti protagonisti per oltre 200 anni, e da cui furono esiliati.
Solo verso la metà del '500, il Consiglio degli Anziani di Ascoli dispose che la famiglia Guiderocchi fosse riammessa in città con l'approvazione papale, sicché Astolfo Guiderocchi poté rientrare in città assieme al figlio Gian Francesco, divenendo anche componente del Consiglio degli Anziani fino alla sua morte.
Il Consiglio degli Anziani si riuniva nel Palacium Populi, costruito fra il XIII e XIV secolo, già sede dei potenti che ebbero la signoria sulla città -come appunto Guiderocchi - e in seguito, diventato un "libero Comune", rimase destinato a sede della rappresentanza popolare della città.
Durante il ventennio fascista venne denominato Casa del Littorio,
oggi è il Palazzo dei Capitani.
E' in questa cornice marchigiana che avvocati pubblici, avvocati del libero foro, giudici della Corte dei Conti, magistrati amministrativi, ordinari, professori universitari e pubblici amministratori, cercheranno di rileggere la responsabilità della pubblica amministrazione alla luce delle recenti innovazioni apportate dalla legge 6 novembre 2012, n. 190 (c.d. "legge anticorruzione"), e dal recentissimo schema di DPR contenente il nuovo Codice di comportamento dei dipendenti pubblici.
Alla prossima puntata l'esito della convention e, magari, qualche fotografia non di bei luoghi, ma di belle persone!
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