giovedì 16 aprile 2015
E la gente che copia i libri altrui, come la vedete? #AvvocaturaPubblica fa gola....
COPY..ato!
Sfogliando casualmente GOOGLE mi sono imbattuta in un libro edito da Maggioli nel 2014, "Rapporto di lavoro e gestione del personale" di Pasquale Monea, Marco Mordenti, le cui pagg. 323-324 del capitolo VIII, di una certa Carmen Ferri, (sull'essere mitologico a due teste, figura antinomica....), oltre ad altre parti, contengono scopiazzature varie di opere della sottoscritta, senza le necessarie citazioni in nota, senza virgolettati, senza corsivi!
In particolare l'autrice attribuisce a sue creazioni mie idee scientifiche e figure metaforiche, già contenute in articoli da me pubblicati nel 2012 (<Gli avvocati degli enti pubblici. Ovvero l’eterno “bivio antinomico” fra autonomia della professione e rapporto dipendente‐Nota a Consiglio di Stato, V, Sentenza 14 febbraio 2012, n. 730 e TAR Basilicata, I,Sentenza 28 febbraio 2012, n. 100‐commento e testo>, Filodiritto Editore) e nel 2013, nel libro (L'avvocato degli enti pubblici), in cui alle pag. 16 e seguenti sono contenuti tali spunti, ben precedenti alla copiatura della signora citata.
In specie, nei miei scritti, si legge: "Sin dalla mitologia greca il tema della “doppiezza” costituisce un emblema etimologicamente e figurativamente straordinario.
Un essere mezzo uomo e mezzo animale riconduce ad una idea di soprannaturale che, per dimensioni e
aspetto, appare assolutamente inconsueto, nel positivo e nel negativo, originando il concetto di hybrida, ovvero di incrocio tra generi, condizioni sociali diverse, storie, ecc., per il quale prevale spesso l’immaginario più del cognito.
Prevale, infatti, più l’immaginario che ciò che realmente si dovrebbe approfondire e conoscere, con
riguardo alla particolare posizione dell’avvocato degli enti pubblici, monstrum dal doppio status, mezzo
uomo e mezzo animale: un po’ avvocato e totalmente dipendente per il proprio datore di lavoro, un po’
dipendente e totalmente avvocato per il Consiglio nazionale forense, che considera tali professionisti una figura anomala solo quanto al pubblico impiego, anomalia che non esiste per quanto concerne l’avvocatura.
Figure anomale,dunque, come la progenie di Echidna, mostruosa donna con la parte inferiore del corpo
serpentiforme, o la Sfinge, volto di donna o di uomo su corpo di leone, o i Satiri, dal volto umano e
orecchie, corna, coda e zampe caprine, o le Sirene, figure ibrida con la parte superiore umana e quella
inferiore di pesce, o il Minotauro, dalla testa di toro su corpo di uomo".
Anche le pagg. 329-330 contengono parti del mio libro!!
Ho riportato l'intero passo proprio perché sia compreso il contesto in cui è stato estrapolato un concetto ed attribuito a sé.
D'altra parte il concetto di "copyright" sta a significare che tutte le opere di un determinato soggetto (anche quelle sintetizzate in un articolo su internet, o su un Blog come questo), sono tutelate in quanto opera innovativa di quella determinata persona. Ecco perchè l'immagine della creatura mitologica a due teste che la Ferri attribuisce a sé, è una copiatura bella e buona!
Altri Colleghi bravissimi ed eccellenti hanno preso spunto da miei scritti, così come io stessa lo faccio da sentenze o da altri, ma tutti abbiamo l'accortezza di citare in nota la fonte, virgolettare il testo e scriverlo in corsivo.
Questo, nell'editoria, è un principio di serietà, correttezza e serve ad evitare figuracce.
E' importante segnalare queste cose, poiché i pensieri che ognuno produce sono solo i suoi. Nessuno può appropriarsi delle idee, che vanno difese.
Ho fatto presente alla casa editrice Maggioli, con cui ho proficuamente lavorato sin dagli anni '90 e che ben conoscono la mia serietà, questo increscioso e fastidioso problema.
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