Il 5 febbraio si è svolto un incontro sulle specificità della professione forense in Italia e in Francia, presso il Consiglio dell'Ordine di Parigi.
L'incontro è stato organizzato dalla Commission France Italie dell'Ordine Avvocati di Parigi, diretta dall'avv. Martina Barcaroli de Varannes.
PROGRAMMA
NUMERI A CONFRONTO
Nell'intera Francia vi sono circa 40.000 avvocati e solo 90 cassazionisti.
In Italia ve ne sono 240.000, di cui circa 60.000 cassazionisti.
SITUAZIONE IN FRANCIA
Non esiste in Francia una avvocatura dipendente ("avocats salariées"), ma stanno iniziando a ragionare sul tema.
Di qui l'interesse verso l'avvocatura pubblica italiana e, nello specifico, l'invito rivolto a UNAEP.
Esistono invece procedure di raffreddamento (preliminare) del contenzioso abbastanza incisive.
Gli avvocati in Francia sono considerati ausiliari di giustizia e la professione di avvocato al momento è solo quella libera.
Solo dal 1971 hanno uno "statuto" che regola la professione (L. n. 71-1130 del 31 dicembre 1971), con un decreto che organizza la professione dell'avvocato emanato nel 1991 (decreto n. 91-1197 del 27 novembre 1991).
ILE DE LA CITE
ou se trouve Palais de Justice (et l'Ordre de Paris)
Pont Saint Michel
Nel 1990 è stata modificata la citata legge del 1971 (L. n. 90-1259), ed è stata istituita la "nuova professione di avvocato", provvedendo a riunire gli avvocati e i consulenti legali in un'unica figura professionale: da circa 8.000 avvocati in tutta la Francia sino al 1990, sono così passati a 40.000.
"Nel quotidiano esercizio della sua attività, l'avvocato svolge la duplice funzione di consulente e difensore.
Ai sensi di quanto disposto dall'articolo 4, primo comma, della legge 31 dicembre 1971, gli avvocati avevano ottenuto un regime di quasi monopolio in materia di assistenza e rappresentanza delle parti, di patrocinio e di difesa dinanzi ai giudici e agli organismi giurisdizionali o disciplinari di qualsivoglia natura.
La professione si distingueva per l'assenza di un ordine nazionale, in quanto gli avvocati desideravano conservare una giusta rappresentanza di tutti i fori. Gli avvocati facevano capo a 161 ordini metropolitani e d'oltremare istituiti presso i Tribunali di prima istanza e ogni ordine era "presieduto" dal presidente (del consiglio dell'ordine) ed è amministrato da un consiglio (dell'ordine), che aveva il compito di occuparsi di tutte le questioni che riguardano l'esercizio della professione e di vigilare sull'osservanza degli obblighi professionali degli avvocati e sulla tutela dei loro diritti.
Il Consiglio nazionale forense (CNB, Conseil National des Barreaux), è stato istituito dalla legge del 31 dicembre 1990 (articolo 15): è un'istituzione di pubblica utilità, dotata di personalità giuridica, che ha il compito di rappresentare la professione di avvocato presso i poteri pubblici e di vigilare sull'armonizzazione delle regole e degli usi della professione.
Il Consiglio nazionale forense dispone di un sito Internet che consente a chiunque di accedere gratuitamente alle informazioni sull'organizzazione della professione, alle questioni di attualità che la riguardano nonché a un annuario di tutti gli avvocati iscritti presso gli ordini degli avvocati francesi. La maggior parte degli ordini importanti dispone di propri siti Internet liberamente e gratuitamente accessibili i cui indirizzi figurano nell'annuario degli ordini disponibile sul sito del CNB.
Gli avvocati presso il Consiglio di Stato e la Corte di cassazione costituiscono una professione distinta: essi sono dei pubblici ufficiali nominati in quanto tali con decreto del Guardasigilli (Ministro della Giustizia), che hanno il monopolio della rappresentanza dinanzi alle Corti supreme quando quest'ultima è obbligatoria. Il loro statuto deriva essenzialmente dall'ordinanza del 10 settembre 1817, che istituisce l'ordine degli avvocati presso il Consiglio di Stato e la Corte di cassazione, dal decreto del 28 ottobre 1850, nonché dal decreto n. 91-1125, del 28 ottobre 1991, relativo ai requisiti di accesso a tale professione.
A seguito di un'ordinanza del 10 luglio 1814, il numero degli avvocati presso i Consigli è irrevocabilmente fissato a sessanta. Tuttavia, con decreto del 22 aprile 2009, è stato permesso al Guardasigilli di creare con decreto nuovi uffici di avvocati presso il Consiglio di Stato e presso la Corte di cassazione, per motivi di buona amministrazione della giustizia, in vista in particolare dell'evoluzione del contenzioso dinanzi a tali organi giudiziari.
Gli avvocati presso i Consigli formano un ordine autonomo al cui vertice si trova un presidente assistito da un consiglio dell'ordine composto da 11 membri. Tale organismo elabora il regolamento interno, esamina le eventuali candidature, assicura la funzione disciplinare e la rappresentanza della professione".
(TRATTO DA
https://e-justice.europa.eu/content_legal_professions-29-fr-it.do)